Biografia – Italiano

IL PROFILO DI UN ARTISTA

Iñaki Villanueva Ortega nasce a Pamplona nel giugno del 1981. Il suo rapporto con l’intaglio del legno comincia a 13 anni, da autodidatta. Tra gli anni 2004- 2006 studia scultura presso la scuola d’Arte di Pamplona, ed inoltre realizza un tirocinio nella bottega-laboratorio di Koke Ardaiz. Nel 2007, grazie ad una borsa di studio Leonardo da Vinci che gli viene concessa dal Governo della Navarra, ha l’opportunità di lavorare nel laboratorio artigiano “Bartolozzi e Maioli”.
Nel 2008 comincia a lavorare come scultore professionista quando il Comune di Berriozar gli commissiona la realizzazione del monolite che commemorerà i mille anni di storia della località. Nonostante il suo laboratorio (Villanuevartea) si trovi ad Aristregui lui si è sempre considerato di Berriozar. Inoltre, continua a realizzare vari lavori come scalpellino, infatti oltre ad intagliare il legno lavora anche con pietra, ferro e stampi. Alla fine del 2013 termina la riabilitazione del suo laboratorio dove comincia ad impartire corsi.
Per concludere, si dovrebbe aggiungere che le sue doti artistiche non si limitano alla scultura, poiché scrive i testi e canta nel gruppo Khous di Berriozar.

LANAK - TRABAJAOS - WORKS (94)

Iñaki Villanueva, il desiderio della vita

Le opere di Iñaki Villanueva hanno vida propria, a tal punto che quando l’artista di trova davanti ad un albero in cui occhi inesperti vedono rami, radici, rugosità e striature, egli scorge la vita respirare al suo interno. Forse per l’impatto che gli provocò la sua permanenza in italia, Iñaki Villanueva ci ricorda Michelangelo, e sa che deve far emergere quella vita, coglierla dal materiale e mostrarcela perché altrimenti non saremmo capaci di ammirarla.
Le sue sculture contengono chiavi che articolano un discorso, riuscendo a far sì che le sue opere passino da pezzi indipendenti ad un insieme interconnesse, proprio come succede nelle opere dei grandi artisti. Le forme organiche, l’immagine umana predominante, il gusto per i materiali naturali come la pietra o il legno o la lavorazione del materiale con tale espressività, sono caratteristiche proprie di questo artista.

Perciò, tutte le caratteristiche si possono riassumere in un’idea: il desiderio di vita delle sue sculture. Quando Iñaki lavora il legno o la pietra, la scultura acquista vita, proprio come nelle opere di Michelangelo Adamo viene alla luce per dal tocco, dal contatto. L’artista, convertito in creatore di vita, dà fiato al materiale, lo resuscita, trasforma il Golem d’argilla in un essere vivente. Non è invano, come diceva Focillon, che la mano trasforma l’Arte, e la dirige dalla sua passività contemplativa in un sentimento attivo

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